MEDIEVALISMO: USI E RIUSI DEL MEDIOEVO

Docente: Gabriele Giovannini

Il corso si propone di analizzare l’idea di Medioevo, le sue ricezioni e le rielaborazioni di cui è stata oggetto. In Occidente, dal Rinascimento a oggi, si è spesso fatto riferimento a una età di mezzo che, tuttavia, non corrisponde alle dinamiche storiche e che assume una forte connotazione atemporale. Ogni lezione sarà accompagnata da una presentazione che, anche per mezzo di dipinti, fotografie e fotogrammi, ci permetterà di inquadrare con efficacia i nuclei fondanti del corso.

Prima lezione - Verrà ripercorsa la genesi dell’idea di Medioevo, che vedremo essere elaborata nel XV e XVI secolo. Osservare la nascita di questo concetto ci consentirà di distinguere chiaramente il Medioevo storico dal Medioevo immaginato che ognuno di noi ha assorbito e ricreato. Noteremo come l’età di mezzo si configuri come un “altrove” al quale è impossibile non essere stati esposti. Letteratura, arte, cinema, mezzi di informazione e persino la politica ci mettono in contatto con le varie forme di questo altrove medievaleggiante.

Seconda lezione - I richiami al Medioevo nella storia occidentale post-medievale sono molteplici. Vedremo come, nell’Ottocento, l’età di mezzo diventi il periodo storico ideale in cui trovare le radici degli Stati nazionali e dove rintracciare le origini identitarie dei popoli che li abitano. Il Medioevo non è però solo fonte identitaria e faremo, dunque, riferimento anche alla sua influenza in ambito architettonico e urbanistico. Sempre nel corso dell’XIX secolo, infatti, si attestano i restauri medievaleggianti di Viollet-le-Duc in Francia, la diffusione del Neogotico nel Regno Unito e addirittura oltreoceano. Più tardi, all’inizio del XX secolo, in Italia è emblematica la ristrutturazione medievaleggiante di Bologna guidata da Alfonso Rubbiani.

Terza lezione - Analizzare gli echi del Medioevo ci permette di comprendere come la storia medievale si leghi alla società presente, venendo di volta in volta rielaborata. Questa continua rielaborazione è molto evidente osservando le modificazioni che hanno interessato le fiabe europee tradizionali. Con quest’ottica sarà prestata attenzione al mutamento della figura femminile in ambito fiabesco (da principessa in attesa a principessa in azione) e all’identificazione di elementi di ispirazione medievale ricorrenti. Ragionare sulle fiabe renderà molto evidente come la ricezione del medioevo muti ogni qualvolta cambino i sistemi culturali e sociali di riferimento.

Quota di partecipazione: €20.

Dal 21 novembre al 5 dicembre 2024

Numero di lezioni: 3
Giorni e orario:
giovedì, dalle 20.30 alle 22.00
Sede: Casa Monti - via Passetto, 3

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